Collezionismo.

le etichette dell'olio di oliva.

Il collezionismo, si sa, è un hobby che consiste nella raccolta sistematizzata di oggetti appartenenti ad una particolare categoria. Gli oggetti delle collezioni, spesso molto ben organizzate, divengono veri e propri "libri di storia", che ricordano eventi e periodi storici che hanno inciso profondamente sulla nostra civiltà.

Alcuni collezionisti scelgono di focalizzarsi su di un particolare aspetto di un'area più ampia, come ad esempio i francobolli del XIX secolo o le monete in oro. Altri preferiscono collezioni più generali, come francobolli o monete di tutti i paesi del mondo.

In molti dei settori più comuni del collezionismo vi sono anche commercianti specializzati che trattano gli oggetti da collezione, ma anche raccoglitori, cataloghi ed altri strumenti utilizzati dai collezionisti. Molti di questi commercianti hanno iniziato come collezionisti, trasformando poi il loro hobby in una professione.

Tra questi, ve ne è uno dedito, tra l'altro, al collezionismo di vecchie etichette di olio di oliva, navigando tra le quali è possibile fare un immaginifico viaggio nella storia, recente, dell'olio di oliva.

Chi è Mark Wickens.

E' un collezionista di etichette di olio d'oliva, incarti di frutta (del tipo usato per avvolgere le arance, limoni, mele, pomodori e simili). La sua collezione di incarti per frutta (in inglese wrapper) contiene circa 12.000 soggetti differenti, provenienti da 70, tra paesi, colonie e vari territori. Il suo più vecchio "wrapper" data 1895. Più ridotta la collezione di etichette di olio d'oliva, che contiene circa 1.300 diversi modelli, con la più antica risalente al 1860.

Il suo articolo:

Si collezionano tutti i tipi di etichette, per barattoli di inchiostro, profumi, sciroppi, aceto, acqua minerale, cassette di frutta, ecc.. Le collezioni di questi articoli sono numerose e talvolta molto corpose, fino a contare venti, quaranta o persino centinaia di pezzi. Per qualche ragione sconosciuta pochi sono i collezionisti di etichette di vino, whisky, birra o altro. Eppure, secondo me, le etichette di olio di oliva tendono ad essere più eleganti. La grande maggioranza di quelle che ho visto (circa 700) richiamano alla mente qualità supecavalleri sul loro destrieri, condottieri, leoni, aquile, grifoni, angeli, cocchi, manieri, castelli e simili.

E, per enfatizzare ulteriormente la qualità si fa un largo uso di oro e di elementi ornamentali, specialmente su quelle datate. Certamente molte di queste immagini sono create per essere distinguibili e facilmente identificabili, il che è spiegato da ragioni di mercato. Altre etichette rappresentano immagini di scene campestri (la raccolta delle olive), rami di ulivo, ulivi, frantoi, cesti pieni di olive, grandi vasi, raccoglitori di olive, scene cittadine, statue, farfalle, colombe, rondini, fiori, dragoni ed ancora altre immagini.

Etichetta del 1920

L'etichetta di olio di oliva più antica di cui sono a conoscenza risale a circa il 1860 ed era utilizzata, secondo quanto si dice, sulle bottiglie di olio destinate a Napoleone. Ha un impianto grafico molto elaborato che consiste in un blasone rosso ed oro circondato da volute ornamentali dorate. La più antica etichetta di olio di oliva italiana che abbia mai visto risale alla fine del secolo XIX ma non vi è dubbio sul fatto che i produttori italiani avevano cominciato ad usare le etichette molto prima di quella data.

Le etichette americane risalgono al 1910 circa. Alcune di queste sono decisamente simili a queste francesi della stessa epoca, alcune delle quali erano litografate su pietra. Probabilmente esistono anche delle etichette di olio d'oliva spagnole e portoghesi molto antiche ma, ad onor del vero, non ho avuto modo di vederne.

Al giorno d'oggi l'Italia detiene sicuramente il primato in questo campo, dato l'estro di molti artisti italiani profuso in numerose etichette eccellenti, belle e molto interessanti. Un'etichetta attuale italiana molto interessante raffigura un monaco intento ad arrampicarsi su un albero di ulivo.

I produttori e gli imbottigliatori francesi, spagnoli, marocchini, tunisini, algerini, americani e portoghesi utilizzano raffinate immagini, ma non raggiungono mai il livello di quelle italiane.

Molti di noi probabilmente associano l'olio d'oliva alla cucina. Eppure, per lo meno in America, è stato anche venduto in farmacia per scopi curativi fin dagli inizi di questo secolo, e molte delle etichette utilizzate a tal fine sono piuttosto avvincenti. In particolar modo quelle più vecchie: alcune raffigurano rami d'ulivo cariche di olive.

In Israele l'olio d'oliva è usato per scopi religiosi e sacramentali. Le etichette, pertanto, raffigurano immagini religiose, oppure immagini di antiche lampade ad olio.

Mi piacerebbe poter corrispondere con altri collezionisti di etichette di olio d'oliva o con etichette anche di altri articoli.

Mark A. Wickens

Per maggiori informazioni, e per poter visionare la collezione di Wickens, vi invito a visitare il sito: pages.infinit.net/wickens


Esempi di etichette: